I Playontape si formano nel corso del 2009 a Lecce, nell’estremo sud-est italico. La costante attività live ne ha fatto una promettente realtà apprezzata da pubblico e critica, grazie anche alla vittoria delle selezioni provinciali leccesi dell’Italia Wave Love Festival 2010, oltre a sancire la valenza del progetto, ha fatto lievitare sempre di più l’interesse del mondo musicale verso la band.
Nel 2011, la band realizza l’LP d’esordio “A Place To Hide” (La Rivolta Records) seguito da un tour nazionale che ha permesso di dividere il palco con artisti come Diaframma, The Niro e di suonare all’edizione del 2011 dell’ ITALIA WAVE FESTIVAL.
Hanno pubblicato il loro primo video “KABUKI SYNDROME” diretto dal maestro dell’animazione digitale Hermes Mangialardo, vincendo tra l’altro il Premio IMPERIA FILM FESTIVAL.
Il brano “RUNNING IN THE SNOW” (A Place To Hide) nel 2013 è stato selezionato come principale canzone nella colonna sonora del film “OGNI VOLTA CHE PARLO CON ME” con IPPOLITO CHIARELLO per la regia di MATTEO GRECO.
Nel 2014 pubblicano il secondo album “THE GLOW”, anticipato dal singolo “THE HEAT”.

Ad aprile è uscito il nuovo singolo “Forget The Light”, il primo dopo 5 anni d’assenza.

Da quando nel 2011 uscì A Place To Hide i Playontape non si sono più fermati. Ci sono voluti due anni di intensa attività live per smaltire l’energia iniziale e poi un anno in studio per riorganizzare le idee e ripagare le attese, proprie e altrui, con quello che sarebbe poi diventato The Glow, il secondo lavoro discografico della band [La Rivolta Records / SELF] , il primo con la nuova line up composta da Luca Attanasio [voce], William Buscicchio [basso], Daniele Spano [chitarre e synth] e Paolo Del Vitto [batteria].
Anche per questo il disco rappresenta un punto di snodo cruciale per la band, che non solo ha ha saputo cambiare pelle, ma ha acquisito contestualmente una notevole maturità artistica che l’ha spinta a superare i propri limiti. The Glow ne è la dimostrazione.
Dal punto di vista musicale il disco sancisce il passaggio dalle tipiche sonorità elettriche degli esordi a un sound più maturo e contemporaneo. L’elettronica fa il suo ingresso nelle tenebrose atmosfere dei Playontape, offrendo nuove soluzioni sonore pur senza scalfirne l’attitudine rock. Il mix è ben equilibrato e sembra portare a pieno compimento il sound della band, che si fa più specifico, sicuro.
Il tutto si muove sul terreno di un lirismo disincantato, tanto nella forma quanto nella sostanza poetica dei testi. Centrale è il tema del vivere la contemporaneità, con tutte le sue incognite, le sue contraddizioni, le sue ansie.
Disorientati ma determinati, romantici ma energici, i Playontape sono alla ricerca di quel bagliore di luce – The Glow – che è punto di riferimento e motivo di speranza.
L’album è prodotto da Paolo Del Vitto. Il disco è stato anticipato dal singolo The Heat, brano dal sound crepuscolare, in pieno stile Playontape. Il lancio di The Heat sarà accompagnato da un videoclip firmato da Gianni De Blasi, girato tra il Salento e Budapest, in particolare la vecchia città industriale di sovietica

“A Place to Hide” è il primo lavoro in studio dei Playontape. Il disco rappresenta l’esordio per la band e per l’etichetta La Rivolta Records, giovane realtà discografica nata con l’intento di promuovere e diffondere un’idea di musica che sfugga ai canoni tradizionali.
“A Place to Hide” è un album denso e intenso, che ondeggia tra new wave e post-punk, impreziosito da suggestioni sonore e vocali e da una forte carica emozionale. Il disco è ricercato ed elegante, ma al tempo stesso istintivo e immediato nelle composizioni. La voce dai toni cupi si fonde con chitarre a volte acide e rumorose, a volte eteree e raffinate, creando ragnatele dalle quali è impossibile non farsi avvolgere, mentre la sezione ritmica scandisce il fluire delle immagini trasfigurate dalle parole tra liquide cavalcate oniriche e poderosi muri di suono.